In questo articolo elenchiamo le diverse tipologie di resistori più comunemente utilizzati.
Resistori lineari:
Sono tutti quei componenti resistivi che rispondono alla legge di Ohm in maniera lineare.
- Resistori impiegati per il riscaldamento nelle stufe elettriche.
- Resistori utilizzati nei forni elettrici.
- Le lampadine ad incandescenza ed alogene utilizzano un filamento resistivo per produrre luce.
- Le “resistenze” utilizzate nel mondo dell’elettronica per applicazioni tipicamente di segnale e con capacità di dissipazione della potenza dell’ordine di frazioni di watt.
Resistori non lineari:
Cioè quei componenti resistivi in cui il valore della resistenza varia non linearmente.
- Varistori, utilizzati in genere come elementi di protezione dei dispositivi elettronici.
- Tubi a scarica, come ad esempio le lampadine a risparmio energetico e i neon, hanno una resistenza più alta al momento dell’accensione, che poi si attenua in condizioni di funzionamento ideale.
Resistori controllati:
Sono tutti quei componenti in cui il valore della resistenza può essere variato regolando la rotazione (oppure lo spostamento) dell’apposita manopola (o cursore). Sono costruiti per rispondere a diverse leggi di variazione, ad esempio possono rispondere in maniera lineare, parabolica oppure logaritmica.
- Potenziometri
- Trimmer, utilizzati nei circuiti elettronici solitamente per operazioni di taratura.