Attrezzature ed utensili per realizzare i nostri progetti

Quali sono i principali strumenti del mestiere per realizzare i nostri progetti? Facciamo un piccolo riassunto dei più usati…

Prima di elencare e illustrare i vari utensili ed attrezzature, quello che è indispensabile sempre avere a portata di mano nella realizzazione dei nostri progetti è… Carta e penna! (Anche una matita va bene…)

Ebbene sì, sembra una cosa banale ma molto spesso ci ritroveremo a dover scrivere appunti, a prendere delle note, a scrivere dei valori, a mettere nero su bianco delle idee venuteci al momento… Che se provassimo a tenerli tutti in mente finiremmo poi per dimenticarceli.

  • Strumenti di misura:

– righello o squadretta metrica: Per piccole distanze e misure accurate.

– metro: per misurare grandi distanze. I più comuni sono quelli a rotella e ad aste.

– calibro: quando l’accuratezza della misura è d’obbligo. Per la lettura dei vari tipi di calibro a nonio ventesimale, cinquantesimale, quelli a lancetta oppure quelli digitali rimandiamo all’articolo “misurare e leggere le misure con il calibro”

  • Per realizzare l’elettronica:

– Saldatore stagno e stazioni saldanti: in commercio ci sono tanti tipi di saldatori per stagno, semplice con filo, con base d’appoggio, con regolatore di temperatura, con display della temperatura, per poter saldare componenti smd, con sistema di riscaldamento ad aria calda o ad infrarossi… ognuno con le sue caratteristiche più o meno avanzate ed ognuno con il suo prezzo! Per iniziare non dobbiamo comprarci il non plus ultra, ma neanche un modello di fascia super economica; diciamo che è consigliabile uno stagnatore con base di appoggio, se possibile con regolazione di temperatura e con una potenza tale da mantenere constante la temperatura di esercizio durante la saldature (circa intorno ai 40W).

Un altro parametro importante da valutare al momento dell’acquisto è la disponibilità di punte di ricambio, poiché con l’utilizzo si usurano e la qualità della saldatura peggiora.

– stagno: elemento base per poter saldare! Anche qui esistono qualità differenti in funzione della loro composizione. Normalmente sono costituiti da Stagno (Sn) e Piombo (Pb) nelle percentuali 60 Sn – 40 Pb. Possono essere disciolti nella lega di stagno anche altri componenti quali Rame (Cu) o Argento (Ag) (nel caso di stagno senza piombo le percentuali sono circa 97 Sn -3 Ag) che ne migliorano le caratteristiche di conducibilità.

Lo stagno puro fonde a circa 230 °C, il piombo puro a circa 330 °C, mentre la lega di stagno piombo 60 Sn 40 Pb fonde a circa 190°C. Dunque le leghe di stagno per saldare con un maggior contenuto di stagno fondono a temperature più basse.

Inoltre l’anima dello stagno è composta da una sostanza usata per facilitare la saldatura e prevenire l’ossidazione dello stesso dopo l’operazione di saldatura

– pasta saldante: è una sostanza usata acida per rimuovere l’ossido dalle superfici da saldare e facilitare la saldatura stessa.

– basette di rame: il supporto fisico su cui si saldano i vari componenti. Sono delle lastre di materiale isolante, solitamente bachelite oppure vetronite, e di spessori differenti in caso serva un isolamento maggiore. Sopra queste lastre è steso un sottile strato di rame ed anche in questo caso lo strato piò essere più o meno spesso in funzione delle caratteristiche del circuito che dobbiamo realizzare. Se lo strato di rame è presente solo su una faccia allora le basette si dicono a singola faccia, se è presente su entrambe si dicono a doppia faccia.

– acido per incisioni: è un prodotto chimico il cui scopo è quello di corrodere il rame della basetta non protetto. Il più comune e meno costoso è il Percloruro Ferrico. Si trova in flaconi o in sacchi ed è riconoscibile per il suo aspetto di palline gialle/arancio. Disciolto in acqua assume un colore giallo/arancio scuro. Se rovesciato su vestiti o altre superfici li macchia in maniera permanente. Essendo un prodotto chimico, raccomandiamo di usarlo sempre con tutti i dispostivi di sicurezza personali previsti per legge, usarlo in un ambiente areato e seguendo attentamente le istruzioni illustrate nel prodotto.

  • Per la meccanica:

– cacciaviti: non hanno certo bisogno di presentazioni, indispensabili per il montaggio e lo smontaggio dei nostri progetti. Oltre al cacciavite classico, è utile avere uno di quei kit che contengono tanti inserti di punte con forme differenti.

– seghetto: Quello per legno è caratterizzato dalla lama filiforme e da un arco molto allungato mentre quello per metallo ha una lama più grossa con dentatura più fine e una struttura più robusta. Che sia legno, alluminio, plastica o altro, il materiale che usiamo per la costruzione dei nostri progetti lo troviamo disponibile sotto forma di lastre, pannelli, tubi, barre tonde o quadre, eccetera… dunque il seghetto in genere è fondamentale per tagliare questi materiali per portarli ad un misura più vicina possibile a quella che desideriamo.

– trapano/avvitatore: L’utilizzo primario è per forare. Un trapano/avvitatore ha un velocità di rotazione più bassa che risulta più comoda per effettuare forature con precisione su materiali teneri.

– lime e carta vetrata: Per adattare, togliere spigoli, per rifinire superfici. La carta vetrata di differenzia sia per la dimensione della grana della carta sia per il tipo di durezza della grana abrasiva utilizzata. Nel primo caso i numeri bassi (GR20, GR50,…) identificano una grana grossolana e man mano che i numeri crescono la grana diventa più fine (GR200, GR400, GR600,..); nel secondo caso, la durezza della grana identifica il campo di utilizzo della carta stessa, a grandi linee differenziando se si tratta di carta abrasiva per le legno oppure carta vetrata per metallo.

Passando alle lime, possiamo applicare circa le stesse valutazioni fatte in precedenza per la carta vetrata. Quindi esistono lime per legno, per metallo, con finitura che va dalla grossolana alla fine.

  • Utensili avanzati:

– dremel o simili: utilissimi e molto versatili per lavori di precisione. In commercio le marche più conosciute sono sicuramente Dremel e Proxxon, ma esistono anche altre case che producono utensili, con qualche caratteristica inferiore, ma comunque validi ed a prezzi più concorrenziali. Le varie fresette e punte sono facilmente reperibili nei negozi di bricolage.

– trapano a colonna: offrono un valido aiuto per la realizzazione di fori perpendicolari. A livello hobbistico “entry level” ci sono molti modelli a poco costosi e che, passatemi il termine, fanno il loro “sporco” lavoro.  Quando invece si passa a livelli professionali i prezzi aumentano sensibilmente. A mio parere, un trapano a colonna base must da avere per praticità, comodità a basso costo.

– tornio parallelo per metallo: per realizzare pezzi cilindrici di elevata precisione. Sono utensili costosi, necessitano di una certa pratica per utilizzarli al meglio ed inoltre hanno bisogno del cosiddetto attrezzaggio, cioè l’acquisto di tutti gli utensili da taglio e degli altri accessori indispensabili per poterlo utilizzare al meglio. I prezzi variano da circa 700 euro + attrezzaggio.

– fresa: quando è indispensabile creare pezzi con elevata precisione. Valgono le stesse considerazioni fatte per il tornio parallelo. A livello di prezzi e modelli ne qui si parte da cifre un po’ più basse. Ad esempio la micro fresatrice MF70 della Proxxon, al giorno d’oggi si può trovare a circa 300 euro per il solo corpo fresa.